C'è un tempo del melo accidioso che neanche un frutto ti porge; e un tempo del mandorlo in fiore,profezia di letizia al tuo cuore. Sempre è tempo di amare
sabato 4 luglio 2015
Paolo Quasipicasso
Paolo Quasipicasso disegnava sempre sempre, era molto bravo, in disegno era il più bravo di tutta la classe.
Per questo lo chiamavano "Quasipicasso"
Aveva sempre le dita di tutti i colori e sporcava sempre il suo banco e quello della bambina sua vicina che si chiamava Vittoria.
Era simpatico e anche buffo.
Buffo perchè faceva sempre domande buffe.
Per esempio il primo giorno di scuola della II elementare (in prima lui non c'era) andava in giro a salutare tutti (lui non era affatto timido) chiedendo non "tu come ti chiami?" ma "tu quanto pesi?".
Aveva la fissa del peso.
Lui pesava pochissimo. Nelle giornate di vento persino ondeggiava un po', come un aquilone. Era molto piacevole a vedersi.
Pur pesando pochissimo era forte.
Certi bambini antipatici che pesavano molto più di lui, che si davano tante arie, che si credevano chissachì, appena l'avevano conosciuto l'avevano sfidato a certi giochi, per esempio a braccio di ferro, sicurissimi di batterlo in quattro e quattr'otto. Invece avevano dovuto sudare sette camicie e alla fine avevano finito la partita pari, con loro grande sorpresa.
Ora sta parlando la maestra e noi non vogliamo distrarvi. Domani vi presenteremo il Giorgio.......
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Il peso ha la sua importanza.
RispondiEliminaCiao Lucia.