venerdì 3 aprile 2015

Il panno di Veronica



"Correte! L'hanno condannato." Veronica s'affaccia sulla porta di casa. C'è Sara che corre per la via gridando. Veronica la ferma, "Sara cosa dici? Chi hanno condannato?" "Ma Gesù!

Pilato ha chiesto chi doveva liberare Gesù o Barabba. E la folla ha gridato Barabba"

" E cosa gli faranno?" "Ma non capisci? E' stato condannato a morte."

"Come?" "Crocifisso! Sul Golgota. Tra poco passerà qua vicino. Andiamo". Veronica rientra in casa. "Mamma hai sentito?". "Ho sentito. Penso a Maria, Sua Madre. Chissà che dolore avrà nel cuore. Il Suo unico figlio trattato peggio di un malfattore. Per Gerusalemme oggi è proprio un brutto giorno".

"Mamma, io debbo vederlo". "Non andare!". "Non posso, ti prego.,..." "Va bene".

Veronica esce di corsa da casa perchè Sara l'aspetta. Arrivano alla strada principale dove le grida della gente sembrano vicine. Si fanno largo tra la folla mentre il corteo avanza. Gesù con la croce sulla spalla è il primo, poi si vedono gli altri due condannati, anche loro con la croce. Poi le donne in lacrime. Le grida diventano più forti.


Gesù cammina lento, sotto il sole, gli hanno posto sul capo una corona di spine. Veronica vede il volto di Gesù: rivoli di sangue misto al sudore gli scendono sul volto. Una guancia è gonfia. Il chiasso, le urla sono sempre più forti.


Veronica non ha tempo per pensare: corre a casa dove nel baule c'è un pezzo di stoffa appena comperato, sarebbe servito alla mamma per farle una bella camiciola.Ora servirà per qualcosa di più grande. Riprende a correre e arriva sul ciglio della strada, è a pochi metri dal Golgota. Sgomita per farsi largo tra la folla urlante.


Ecco Gesù sta arrivando. Quando è vicino a lei, Veronica apre il panno che ha nelle mani e, con coraggio, appoggia il tessuto sul volto di Gesù per asciugare quelle ferite e darGli un po' di conforto.


Qualcuno le grida di andarsene, di uscire dalla fila, e con uno strattone la spingono indietro. Il corteo riprende il percorso.


Veronica apre il tessuto: gioia e dolore sono nel suo cuore quando vede, inciso sul panno, il volto di Gesù. I lunghi capelli, la barba, le labbra leggermente rosse, le due guance, una più gonfia dell'altra e gli occhi completamente aperti che guardano verso l'alto.

Veronica ripiega il tessuto e lentamente si avvia verso casa.




Papa Giovanni Paolo II dirà : "Nacque il tuo volto da ciò che fissavi".
 

















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