venerdì 6 marzo 2015

Indovinelli, Conte e scioglilingua


Cristiana è mia nipote. Quando frequentava il liceo ha pensato che le sarebbe piaciuto scrivere un libro, sulle filastrocche, indovinelli, conte e scioglilingua. Cristiana che attualmente, vive in America, in Florida dove insegna antropologia alla University Berkeley, crescendo ha pubblicato altri libri.

Ricorro al testo per dirvi che:

"gli indovinelli, le conte e gli scioglilingua appartengono al vasto mondo delle filastrocche per bambini, ma presentano caratteristiche tipiche e molto peculiari, nonchè strutture talvolta diverse da altri componimenti in rima per l'infanzia.

L'indovinello," continua Cris, "è un gioco popolare assai antico e per definizione "è una frase, spesso in versi, di tono per lo più scherzoso, che propone con parole oscure e ambigue, un enigma da risolvere"

"Era uno dei passatempi preferiti dai contadini che, alla sera, si riunivano nelle stalle per intrattenersi e dedicare l'ultima parte della giornata al racconto delle favole, e al divertimento: in queste occasioni gli indovinelli facevano la loro comparsa e rappresentavano un momento di svago e di esercizio mentale all'agilità e alla flessibilità dell'immaginazione."




Ora passo a scriverne qualcuno





Va per l'aria primavera
è veloce, bianca e nera,
la sua coda è biforcuta
dimmi o bimbo: l'hai veduta?
Va per l'aria, agile e snella è la buona...-





Chi conosce una damina

pallidetta e silenziosa, 

che viaggia senza posa,

dalla sera alla mattina?

Che ora è grassa, tonda e piena,

ora è magra che fa pena

Poi sparisce addirittura...

Morta? Che? Niente paura!

Ogni notte una fettina

si rifà la sua pancina...




Son piccina e ho i cornetti,

corti corti fò i passetti,

non conosco mai la fretta,

porto meco la casetta.....




Siamo brune e piccoline;

formiam file senza fine,

andiamo sempre intorno,

lavorando tutto il giorno

per riempire i magazzini

di bei chicchi e granellini





Non si vede

non si tocca

esce sempre dalla bocca:

indovina che cos'è?


Cari amici che leggete
fate un piccolo
respiro
e se a nanna
già sarete
chiudete gli occhi
e all'Angelo Custode
sorridendo voi direte:

Angelo di Dio


Angelo di Dio,

che sei il mio Custode,
illumina, custodisci,
reggi e governa me,
che ti fui affidato dalla Pietà Celeste.
Così sia.





















2 commenti:

  1. Lucia, passo finalmente a trovarti!
    Sono momenti un po' incasinati: per ore, da ieri, è mancata la luce (e quindi internet...) e siamo sotto una coltre di neve!
    Un abbraccio :)

    Moz-

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  2. Moz: ho sentito del maltempo. Non immaginavo che tra i sfortunati ci fosse un caro amico. Resisti: debbo portarti una fiaschetta di cognac? Auguri e baci

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