Uno stormo di Gabbiani pronto per partire dalla Norvegia per incontrarsi con gli altri gabbiani, fa tappa nel golfo di Biscaglia. Una Gabbianella di nome Kengah è pronta a deporre il suo primo uovo. Un ultimo tuffo, un'ultima aringa e non sente che il capo stormo grida al pericolo nero.
- Ah, golosona, avevi tanta fame o pensavi al tuo piccolino che appena nato avrà tanta fame? E adesso?
Kengah è infradiciata di petrolio. Le sue ali non si aprono, come riprendere il volo? I suoi amici ormai sono lontani: nessun aiuto.
Si tuffa nuovamente, va verso il fondo dove l'acqua è pulita e con un ultimo sforzo, riesce a risalire e si ritrova su di un balcone dove un grosso micio nero la sta guardando. Zorba.
Kengah è stremata dallo sforzo, i suoi occhi chiedono aiuto a Zorba il quale la guarda perplesso: -"Come puzzi!" le dice cercando di pulirla, ma non sa come fare. Gabbiana intanto riesce a deporre il suo primo uovo.
Zorba chiama gli amici, gatti ovviamente, solo uno, il più istruito guarda sull'enciclopedia, e trova che il rimedio è pulirla con la benzina. Zorba, che è sempre stato accanto alla gabbiana,e ascolta le sue ultime raccomandazioni:
- Ti prego, non mangiare l'uovo!
- Abbine cura finchè il piccolo non nascerà!
- Aiutalo a volare se non l'aiuti da solo non può farcela e.....
Kengah muore.
Zorba promette tutto e poi si reca al ristorante italiano per incontrare i suoi amici gatti, Colonnello e Segretario. Racconta delle promesse fatte e sa che le uova debbono essere covate.
- Ma io sono un gatto, non so covare: come si farà?
Poi non ci pensa più e inizia a covare! Bastano pochi giorni e...
Meraviglia l'uovo si rompe e spunta una testina, poi ecco che vede tutta la gabbianella, che chiamerà "Fortunata".
Fortunata, che non sa com'è una mamma pensa che la sua, sia Zorba e lo segue in continuazione. Povero Zorba, i suoi amici lo prendono in giro, per la sua finta maternità!
Sono monelli quei gatti, intanto però aiutano Zorba a crescere e far nascere in lei il desiderio di volare.
Da chi andare? Un gatto non sa volare, non sa nemmeno da dove iniziare......ma pensa e ripensa Zorba è sicuro che questa volta dovrà chiedere aiuto agli umani.
Un umano adatto potrebbe essere un poeta, il padrone di Bubulina, una bella gatta bianca amica di tutti i gatti.
E miagolando di qua e miagolando di là ,il poeta spiega ai gatti come entrare nel campanile di San Michele, e come Fortunata imparerà a volare: saltando dalla cima del campanile.
Gabbianella-Fortunata finalmente vola! Da lontano salutò Zorba!!!
Ciao.
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Come vedi i commenti sono quelli normali blogger a piè di pagina.
Logicamente i commenti Google+ sono spariti.
Bacio.
Caspita! Sei proprio bravo! Ci sei riuscito! Evviva!
RispondiEliminaIo ora vado un po' a riposare: oggi gli occhi piangono senza motivo....e Allora, forse, niente blog! Poi sistemo tutto. Lo sai che Margherita in latino significa perla? Scriverò come si forma o Memè lo sa già? Bacio grande di ringraziamento!
Vorrei essere una farfalla, per volare sulla tua spalla, non per gelosia, ma per farti compagnia. Un bacio ti darei e via volerei.
RispondiEliminaNon devi darmi il bacio per un intervento tecnico sul blog. Ci sono altre cose molto più grandi.
RispondiEliminaGus ascoltami: Io a volte non so che storie raccontare....i miei nipotini, ascoltano le fiabe lette dalla loro mamma o babbo, ma quando debbono andare a letto. Ora sono attratti dai moetri e io no! Allora penso a lla tua Memè. Dimmi almeno quanti anni ha, beh anche per Aurora. E poi :
RispondiEliminapreferibilmente allegre o da meditare? Aiutami....Un bacio sorrisoso!
Guardano in TV i cartoni animati e poi a letto, non più tardi delle 20.
EliminaL'età? Conosco la mia, quella dei miei figli e di Bruna. E basta. Memè non ancora va a scuola, Aurora, Scuola Primaria, 2° anno.
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Ciao.