sabato 23 maggio 2015

- La Timida Timmi - Timida sì, ma non tonta











Vorrei tanto parlarvi di quando Timmi frequentava la 1° elementale.

Allora:

Erano le DIECI di quel primo giorno di scuola.

Timmi si sentiva più spersa che mai, e anche infelice, e ogni volta che si sentiva così, le veniva fame, come se la pancia fosse vuota, vuota, vuota, vuota come una pancia che non vede cibo da tanto da tanto, vuota come quella dei bambini dei paesi poveri del mondo, vuota come il banco che aveva accanto.

Ma poi vennero le dieci e cinque, ed entrò la maestra sorridente, e poi vennero le dieci e dieci ed entrò una seconda maestra anche lei sorridente, che per di più aveva per mano una bambina che Timmi riconobbe subito perchè apparteneva alla tribù dei timidi, evviva! Entrò nel banco vuoto vicino al suo. Evviva degli evviva!

A Timmi passò in un attimo la fame e si sentì subito felice.




La maestra disse: "Questa bambina si chiama Linda e viene dal Brasile.



Timmi la guardò meglio. Tutta presa dall'avvenimento timidezza, non si era accorta che la bimba non era italiana e che aveva la pelle più scura della sua. I colori della pelle non le interessavano minimamente. Timida sì, ma non tonta!

(continua)!







Linda, povera Linda, non aveva una vita facile: aveva nostalgia del suo Paese, il Brasile dove tutti parlavano come lei, dove non la prendevano in giro se lei non capiva quando parlavano gli altri, era bello, al suo paese, sentire gli amici che le dicevano "ciao Linda, ciao, ciao!" Qui le sembrava di essere trasparente: nessuno le rivolgeva la parola. Solo Timmi.

Quando la nostalgia diventava tristezza era il momento in cui ricordava il suo papà: era altissimo, bellissimo, fortissimo....lo ricordava bene! Nel ricordo il suo papà luccicava come una stella, anzi come una luna, anzi come un sole.

La mamma, rimasta vedova doveva lavorare e lei rimaneva spesso sola.

Allora appoggiava l'orecchio alla parete per sentire le voci dei suoi vicini. Loro parlavano ridevano piangevano cantavano litigavano e così via, era bello ascoltarli.

La sua casa, con mamma che tornava tardi, era vuota e la sera, quando andava a letto si diceva buonanotte da sola. Avete mai provato?

Spero di no.

Linda aveva un amico che adorava: un cagnolino trovato per strada l'ha chiamato Lilli. E già era una cagnolina.

Per oggi basta non vi pare? Buona giornata. Arrivederci.



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