martedì 7 aprile 2015

Proverbi sui mesi dell'anno




Gennaio
Non c’è gallina nè gallinaccia che di gennaio l’uovo non faccia.
Epifania tutte le feste si porta via.
Gennaio asciutto, grano dappertutto.
Gennaio ortolano tutta paglia e niente grano.

Febbraio
Febbraio asciutto, erba da per tutto.
Pioggia di febbraio empie il granaio.
Chi vuol di avena un granaio, la semini in febbraio.
A Carnevale ogni scherzo vale.
A Carnevale, si conosce chi ha la gallina grassa.

Marzo
Marzo asciutto e april bagnato, beato il villan che ha seminato.
La nebbia di marzo non fa male, quella di aprile toglie il vino e il pane.
Di marzo chi non ha scarpe vada scalzo, e chi le ha le porti un po’ più in là.
Per l’Annunziata è finita l’invernata.
Se marzo non marzeggia, aprile non verdeggia.

Se marzo non marzeggia, april mal pensa.

Aprile

Aprile, dolce dormire.
Aprile freddo: molto pane e poco vino.
Aprile temperato non è mai ingrato.
Se tagli un cardo in aprile, ne nascon mille.
Aprile e maggio son la chiave di tutto l’anno.
D’aprile piove per gli uomini e di maggio per le bestie.
D’aprile non ti scoprire, di maggio vai adagio.
Aprile fa il fiore e maggio gli dà il colore.
Aprile dolce dormire, gli uccelli a cantare, gli alberi a fiorire.

Maggio

Maggio asciutto e soleggiato, molto grano a buon mercato.
Se di maggio rasserena ogni spiga sarà piena, 
ma se invece tira vento nell’estate avrai tormento.


Maggio giardinaio non empie il granaio.
Maggio soleggiato frutta a buon mercato.
Maggio molle lin per donne.
Maggio maggione non ti levare il cappottone.
Massaio con lo staio fa di maggio danaio.
Maggio ridente fa allegra la gente.


 Giugno

Tra maggio e giugno fa il buon fungo
Di giugno levati il cuticugno.
A San Barnabà (11 giugno) la falce al prà, o piglia la falce, e in Maremma va.
Per San Piero (29 giugno), o paglia o fieno
Giugno la falce in pugno

Giugno umido e caldo, contadino baldo.
Finché giugno non è all'otto, non togliere il cappotto.
Giugno freddolino, povero contadino.
Giugno dona caldo e sete al contadin che miete.
In Giugno non aver cura che per i campi e la mietitura.
Di Giugno ciliege in pugno.
Il caldo di Giugno fa raccogliere col pugno.


 Luglio trebbiatore, quanta grazia del Signore.
Luglio prunaio e messidoro o mese delle messi.
Di Luglio è ricca la terra ma povero il mare.
Semina di Luglio se vuoi un buon rapuglio.
Luglio dal gran caldo bevi bene e batti saldo.
In Luglio tutto il caldo scende in Puglia.
Se Luglio è asciutto, buon vino spera.
Luglio con sacco e saio porta chicchi sul granaio.
Non far tempeste, Luglio mio, sennò il mio vino addio.
Nuvole di Luglio fan presto tafferuglio.
In Luglio il temporale dura poco e non fa male.




Agosto pescaio e termidoro o mese del calore.
Agosto ci matura il grano e il mosto.
Ricco è l'Agosto che ci dà grano e mosto.
Il sole d'Agosto inganna la massaia nell'orto.
Acqua d'agosto: olio, miele e mosto.
Agosto città mia non ti conosco.
D'agosto, che l'avemmaria non ti trovi nel bosco.
Agosto empie la cucina e Settembre la cantina.
Agosto guai a chi non ha la testa a posto.
Con la prima pioggia d'agosto il caldo è riposto.

Settembre bello, sole e venticello.
Settembre inclemente, poco vino o niente.
Di settembre di frutti ce n'è sempre.
Settembre ficaio e fruttidoro o mese dei frutti.
Settembre la notte con il dì contende.
Chi lavora di Settembre, fa bel solco e poco rende.
Settembre ventoso e dorato, è bello e fortunato.


Ottobre, o bello o piovoso, vino e cantina da sera a mattina.
D'ottobre pesce non si piglia che non sia triglia.
In ottobre compra grano e copriti.
Caldo ottobre fa freddo febbraio.
Ottobre piovoso, campo prosperoso.
Ottobre, il vino è nelle doghe.
Ottobre è bello, ma tieni pronto l'ombrello.

Novembre gelato, addio seminato.
Se di novembre tuona l'annata sarà buona.
Quale il novembre tale il marzo venturo.
Di novembre va in montagna ed abbacchia la castagna.
Se in novembre non hai arato, tutto l'anno sarà tribolato.
Novembre imbacuccato, raccolto e seminato.
Acqua di novembre, benedizione dei prati.


Dicembre oscuro annunzia buona annata.
Dicembre gelato non va disprezzato.
Dicembre innevato, contadin fortunato.
Se dicembre è bello, non lo è poi l'anno novello.
Dicembre variante inverno incostante.
In Dicembre prendi legna e dormi.
Dicembre piglia e non rende.
Dicembre imbacuccato, raccolto assicurato.



2 commenti:

  1. Il 27 ottobre sono nato io, uno scorpione senza se e senza ma.
    Ciao nonnina.
    P.S.

    Non chiedere ciò che divide ma aiuta chi vuol unire.
    Bacio incazzato.

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  2. Non mi piace essere derisa o insultata. Amo la verità. Amo chi vuol unire e si veste di uguaglianza.
    Ho visto che hai cancellato ciò che era importante per comprendere il mio predicozzo. Ricordi De Andrè? Hai colto una rosa? Ti piace? Sono infelice.

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