domenica 29 marzo 2015

Il pozzo della felicità



C'era una volta.....

Preferisco iniziare dicendo:

Molto tempo fa...in un bosco, viveva un uomo chiamato Cecco, che era sempre triste. Vedeva il mondo intero con una tristezza infinita.

Un giorno però si stancò di essere triste e decise di andare alla ricerca del "pozzo della felicità" di cui aveva sentito parlare.

Per strada incontrò una civetta a cui chiese le indicazioni per raggiungere quel pozzo, la civetta si sa che è molto chiacchierona e parla, parla, ma di concreto neanche una parola e Cecco, stordito, si allontanò. Aveva però capito che lì vicino viveva una tartaruga, un tipo intellettuale, e pensò di andarla a salutare.

Camminò tanto Cecco, fino a che arrivò, ai piedi di un castagno e, guarda caso, trovò la tartaruga che leggeva un libro, no, non era un'enciclopedia, ma era scritto con caratteri che Cecco non conosceva. Le chiese del pozzo e la tartaruga dopo essersi fatta una grande risata gli disse: "Mio caro, ma la felicità non esiste! Non perdere tempo, torna a casa!....Però, però ho sentito parlare di una strana fanciulla che vive in una casa tutta gialla come il sole, e che fa strani discorsi. Prova....può essere che conosca questo pozzo!"

Checco che a casa sua non sapeva cosa fare, decise che sarebbe valsa la pena conoscere la fanciulla. Come dice il proverbio? "Tentar non nuoce".

Camminò per monti e per valli, attraversò boschi e arrivò ad una radura dove vide una piccola e graziosa casetta. Gialli erano i muri, gialle le finestre, gialle le tendine e anche la porta! Tutto era luce! Cecco era tutto emozionato! Bussò e gli venne ad aprire, guarda caso, una fanciulla tutta vestita di giallo!

"Buon giorno, buon uomo, cosa posso fare per voi?" disse Anna, questo era il suo nome.

"Cerco il pozzo della felicità! E' forse qui vicino?"

"Il pozzo della felicità non esiste! Però se tu vuoi la felicità, dovrai imparare a guardare alle cose, alle persone con amore, conoscerai che c'è Qualcuno di grande che le ha create e allora sì che troverai la felicità!"

Cecco, dopo aver ringraziato Anna e averla salutata per bene benino, riprese la strada di casa con cuore più allegro: ora sapeva.

Sapeva che la felicità esiste: che l' avrebbe trovata nei fiori, nelle nuvole, nei prati e nelle pozzanghere, negli occhi della gente e dei bambini e soprattutto nel suo cuore. Era un dono del Signore a cui non aveva mai pensato. 
Come in tutte le favole, anche questa finisce con: e Cecco visse felice e contento e ha imparato anche a pregare!


(E adesso spero di trovare qualche bel disegno che vi piaccia!)








1 commento:

  1. I disegni sono tutti belli e fanno da cornice a questa tua sapiente favola.
    Bacio.

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